SARS-CoV 2 nell’età evolutiva

Il Sars-Cov-2nell'età evolutiva è un tema ampiamente dibattuto in questi giorni proprio per le caratteristiche che l'infezione da coronavirus dà in questa età. Innanzitutto credo sia importante fare un po' il punto della situazione, per quella che è la situazione epidemiologica in Italia. (min 00.29) Questi sono i dati dell'Istituto Superiore di Sanità che fanno riferimento al 25 agosto, e come è possibile vedere, per quanto riguarda l'età evolutiva, quindi da 0 a 19 anni, la percentuale dei casi nel suo complesso è pari a meno del 4%. In questa diapositiva è interessante rilevare come effettivamente la casistica pediatrica fino ai 18-19 anni è marginale rispetto al complesso dei casi, si fa infatti riferimento ad oltre 260 mila casi, ma in realtà quelli di interesse pediatrico sono poco più di 9000.

Altra caratterizzazione è che non esiste in realtà una differenza tra sesso maschile e sesso femminile. Possiamo già iniziare a ribadire il concetto che, nell'età evolutiva, rispetto a quello che avviene nell'età adulta, e soprattutto nelle persone in età avanzata, i bambini sono colpiti da forme meno gravi, che richiedono solo rarissimamente cure e i decessi sono di poche unità. Abbiamo infatti un caso tra i maschi di 0-9 anni e tre casi nel sesso femminile sempre per la stessa fascia d'età, per un totale di 4 decessi ed una letalità dello 0,1%. Questo dato è particolarmente importante se lo si va a paragonare a quello che è accaduto dai 70 anni in su, dove la letalità arriva a superare il 25%, con dei picchi intorno al 35%. Quindi già queste sono delle prime informazioni importanti, ovvero l'età evolutiva è interessata in minima parte e le forme cliniche che la caratterizzano, fortunatamente, non sono gravi.

È importante notare quella che è l'evoluzione nel tempo, mentre prima facevamo riferimento a quelli che sono dei dati complessivi, in questa diapositiva (3.11) è possibile vedere quello che sta accadendo nelle ultime settimane. Vedete, la torta in cui compare uno spicchio verde chiaro pari al 13,8% fa proprio riferimento ai casi in età evolutiva, quindi si è passati dalla percentuale precedente sotto il 4% al 13,8%.  Tuttavia, questa stessa torta, in alcune fasi iniziali della pandemia in Italia, rappresentava lo 0,1-0,2%, è arrivata poi ad essere 1-2% ed è poi progressivamente aumentata. In poche parole, con il passare delle settimane, i soggetti in età evolutiva, risultati positivi al Sars-Cov-2, sono diventati sempre più numerosi e rappresentativi tra coloro che erano positivi. È ben noto a tutti, ma lo ribadiamo, che il Sars-Cov-2 è un nuovo coronavirus, e si fa riferimento al germe quando si parla di Sars-Cov-2, e quando si fa riferimento invece alla patologia, il termine che si usa è Covid, ossia coronavirus disease, dalle iniziali di coronavirus in lingua inglese. Quello che sta accadendo è che sempre più bambini e soggetti in età evolutiva risultano positivi. Quali possono essere le spiegazioni di questo? Innanzitutto dobbiamo ricordarci che l'Italia è stato tra i paesi che ha, per primo, e in maniera più attenta, operato delle scelte che tendessero al contenimento della pandemia che si stava verificando, e quindi già dalle primissime avvisaglie di quello che stava accadendo, sono state adottate le misure di contenimento e soprattutto la chiusura delle scuole. Questo ha fatto sì che, per molte settimane, per mesi, i bambini di fatto non avessero possibilità di avere contatto con altre persone, quindi questo li ha fortemente preservati. Quando le misure di contenimento sono state allentate e quindi si è ritornati ad una certa socialità, nonostante le scuole fossero rimaste chiuse ovviamente anche per il periodo estivo, c’è stato un aumento delle positività.

Altro fattore determinante è che certamente c'è una maggiore diffusione di test diagnostici e quindi se ne fanno di più, se ne fanno anche ai bambini e questo comporta il fatto che sia poi possibile isolare dei casi. (min 6.30) Su questa diapositiva potete vedere che ho tracciato appositamente una linea rossa al 50%, e vedete che ci sono state delle fasi in cui c'era una leggera prevalenza nel sesso femminile, poi lo è diventata nel sesso maschile, però non sembrerebbe esserci una caratterizzazione per quanto riguarda una diagnosi di presenza di Sars-Cov-2. Questa è una positiva sempre presa dai documenti che sono scaricabili dal sito dell’Istituto Superiore di Sanità, che sta svolgendo un lavoro di eccellente qualità, sia in termini di monitoraggio, che di produzione di documenti molto utili per la gestione di questa pandemia. Vedete che nella fase iniziale, quindi a febbraio, la parte nera della colonna faceva riferimento ai decessi, e man mano che ci spostiamo verso destra, quindi verso il periodo estivo e quindi agosto, fortunatamente vedete che il colore nero tende quasi a scomparire, mentre aumenta in maniera significativa il colore verde che fa riferimento agli asintomatici, quindi a coloro che pur avendo avuto contatto con il virus non presentano sintomi. Un’altra componente importante è rappresentata dai soggetti con pochi sintomi, quindi in blu, paucisintomatici, e in giallo con sintomi lievi.

Se andiamo a vedere queste colonne è ben evidente che nel tempo i casi gravi, indicati in arancione, i molto gravi, indicati con il colore mattone o i deceduti, in nero, rappresentano una fetta che si è nel tempo progressivamente affievolita. In realtà, proprio in queste settimane, in Italia, c'è nuovamente un aumento dei casi, dopo che c’è stata una tendenza progressiva ad una significativa diminuzione, questo, come tutti sanno, è dovuto al fatto che alcune misure di contenimento non sono state più adottate o non ci sono stati dei comportamenti virtuosi, che hanno fatto sì che in realtà ci fosse una recrudescenza dei casi. Ricordiamo quali sono le misure importanti e valgono per tutte le fasce d’età: evitare gli assembramenti, e questo è molto importante e certamente le discoteche in questo non hanno aiutato, l'uso delle mascherine, il lavaggio frequente delle mani e il distanziamento fisico, ovvero stare ad almeno un metro di distanza. Quando e se queste misure vengono rispettate, nel loro complesso, la protezione per il singolo e per la comunità è veramente significativa. 

Questo testo è estratto dalla video lezione del prof. Alberto Villani, dal corso FAD ECM "Covid 19: aspettando il Day After"

Alberto VILLANI
Responsabile VOC Pediatria Generale e Malattie Infettive
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma
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