Effetti delle carni trattate con ormoni - Parte 2

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Grazie dell'infanzia, e quindi sono due facce della popolazione che sono quelle che hanno bisogno di maggiore protezione e che sono quelle che vengono percepite come maggiormente a rischio, hanno più impatto dal punto di vista dell'opinione pubblica. Ma questa interferenza, intendo crimini, noi abbiamo imparato prima di ormoni delle carni, abbiamo allestito la nostra presentazione, ma queste sostanze non obbligatoriamente sono sostanze chimiche di sintesi o sostanze prodotte volontariamente introdotte volontariamente dall'uomo negli alimenti. Queste sostanze possono avere fonti diverse, all'interno possono essere di origine naturale e, effettivamente, tra gli interventi in doppio di origine naturale, abbiamo probabilmente anche alcune delle sostanze più tossiche che siano conosciute dall'uomo in natura. Ci sono delle sostanze normalmente presenti in natura, in alcune piante. Parliamo, ad esempio, dei fitoestrogeni, isoflavoni, lignani, sostanze che sono presenti in alcune piante e che hanno la capacità di svolgere un'azione ormonale. In genere, sono azioni tipo estrogenico, ma abbiamo anche sostanze prodotte da funghi, le famose micotossine. Le micotossine sono delle sostanze tossine che vengono prodotte da alcune muffe che possono in qualche modo andare a contaminare gli alimenti, o direttamente perché si sviluppano su determinate condizioni, o attraverso, ad esempio, i vegetali, la contaminazione, la crescita su dei vegetali che poi vengono utilizzati nella produzione di mangimi che vengono quindi consumati dagli animali.

E siccome queste sono sostanze estremamente resistenti, passano il tratto digerente e vanno a finire o nelle carni oppure nel latte e quindi finiscono poi, attraverso la catena alimentare, ad essere consumate dall'uomo e ad avere gli effetti tossici sull'uomo. Il terzo tipo di sostanze sono sostanze presenti nell'ambiente di origine naturale che però possono anche essere prodotte dall'uomo ma sono presenti nuovamente nell'ambiente. Sono sostanze che tendenzialmente derivano da processi di combustione, combustione che può essere indotta dall'uomo ma può anche essere naturale. Quindi queste sostanze sono normalmente presenti nell'ambiente e parliamo di diossine e parliamo di policloromi fini, ma anche i pesticidi. La nostra agricoltura, le nostre piante, la nostra frutta cresce meglio o cresce di più quando ovviamente facciamo la lotta agli infestanti.

La natura ha tutto l'insieme di equilibri molto instabili che noi cerchiamo in qualche modo di come dire controbattere, di mantenere, attraverso l'uso ad esempio di sostanze che sono i pesticidi che vengono usati per ridurre l'effetto dei pesticidi, che vengono usati per ridurre l'effetto degli insetti o delle stesse muffe su frutta e verdura. Questi pesticidi, ovviamente, possono rimanere nell'ambiente, possono contaminare le acque, possono passare in fine agli alimenti, allo stesso modo di alcune attività industriali che possono derivare in metalli pesanti. Alcune produzioni producono metalli pesanti, ma alcuni metalli pesanti sono presenti nelle acque e vanno a contaminare, in alcuni casi, addirittura a livello naturale, vanno a contaminare poi le filiere alimentari. Abbiamo delle sostanze che sono presenti nei materiali che vengono a contatto con gli alimenti, le nostre bottiglie di plastica, le nostre lattine sono rivestite all'interno, nella parte a contatto con gli alimenti, con delle sostanze che devono essere il più possibile non tossiche. Ma ovviamente non esiste nulla che sia privo totalmente di rischi e quindi in alcuni casi, e gli studi più recenti stanno indagando su questo, ci sono le prove che alcune sostanze possono passare, seppure in piccolissime quantità, dai contenitori, dai sacchetti, dalle bottiglie, all'alimento e essere poi ingerite insieme all'alimento dall'organismo umano e causare effetti che possono essere quelli di interferenza endocrina. Abbiamo delle sostanze derivanti dai trattamenti termici. I nostri alimenti sono prodotti attraverso i trattamenti tecnologici... altro trattamento di pastorizzazione, al trattamento di friggitura, sono trattamenti che facciamo normalmente anche presso il nostro domicilio quando noi cuciniamo, facciamo friggere le patate, e in questi casi possono prodursi, si producono in alcuni casi, seppure in piccolissime quantità, delle sostanze che possono avere un effetto ormonale o simile ormonale. Parliamo dell'acrilammide, problema che è emerso alcuni anni fa in modo abbastanza importante, sfortunatamente ridimensionale.

Ad esempio, la produzione delle patatine fritte. Abbiamo una serie di altre sostanze che vengono definite come gruppo idrocarburi policiclici aromatici. Sono sostanze che si formano naturalmente nell'ambito della cottura delle carni. Si parla dell'aumento di rischio di tumore, di neoplasia, all'apparato digerente, con un consumo molto frequente, ad esempio, di carne cotta al barbecue, e questo è legato al fatto che, in effetti, l'arrostimento delle carni possono formarsi degli anni, possono formarsi quantità minime di idrocarburi policiclici aromatici che sicuramente hanno degli effetti, sia dal punto di vista genetico, quindi la capacità di modificare il DNA di una cellula e quindi interferire con lo sviluppo delle cellule e avere un effetto appunto cancerogeno. Si possono interferire col sistema endocrino e quindi dare degli effetti simili, più simili, estrogenici. Di più estrogenici, c'è il grande capitolo che, in alcune parti del paese, è stato percepito in modo massiccio, ed è quello del trattamento fraudolento. Abbiamo parlato prima quando abbiamo accennato al problema dell'antibiotico. Resistenza, del fatto che gli animali in allevamento zootecnico vengono tenuti sotto controllo per quel che riguarda le possibili insorgenze di malattie, ma sicuramente il ciclo ormonale all'interno di un organismo animale causa delle perdite e produttività. Un animale che abbia un estro, ovviamente, dei comportamenti che lo portano a consumare energia. E siccome ovviamente produrre carni, produrre latte vuol dire utilizzare dell'energia, meno questo animale disperde energia, più effettivamente può risultare redditizio. Ma alcune sostanze degli animali, proprio alcuni ormoni, naturalmente, sono in grado di modificare le masse muscolari, ovviamente.

Le carni, in tutte le specie animali, le carni delle femmine tendenzialmente sono carni leggermente più grasse, quindi tendenzialmente più tenere e tendenzialmente più chiare. Le carni del maschio sono tendenzialmente più grosse, parliamo principalmente di bovino. Ma questo vale anche per altre specie, sono tendenzialmente più pericolosamente meno grasse e quindi è chiaro che nel momento in cui io, attraverso una somministrazione di ormoni, vado a interferire col sistema endocrino dell'animale, sono in grado di modificarne lo sviluppo, la crescita, sulla linea, sulla base delle scelte che mi propongo all'origine e quindi posso avere delle carni più grasse, più tenere, posso avere uno sviluppo più rapido, diminuendo la quantità di grasso prodotto, andando ad esempio su un trattamento con ormoni maschili. La produzione di grasso in un organismo animale è molto costosa dal punto di vista energetico, devo dare molta più energia a questo animale per fargli produrre del grasso ed è poco appetito dal consumatore.

Questo testo è estratto dal nostro video-corso Fad Alimentazione Consapevole e Sana Nutrizione: i casi clinici, ha come scopo quello di informare e permette di approfondire tematiche legate al corso.

Estratto dalla video lezione del dott. Bartolomeo GRIGLIO

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