Valutazione dello stato di nutrizione e del fabbisogno energetico - Parte 2

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Ci sono dei limiti, comunque, nella misurazione del Vietnam che sono stature inferiori a 150 cm e maggiori di 180 per i soggetti di età evolutiva, come abbiamo detto. Ovvero, con meno di 18 anni, ci sono le proprie percentili di riferimento specifici. Il BMI non va usato con cautela nei soggetti anziani, sia per la modificazione dell'altezza, ma anche per la variazione della composizione corporea legata all'età. E come si può francamente intuire, non è utilizzabile in gravidanza. Parità di birra non riesce a valutare la differenza di composizione corporea, poiché condizioni fisiologiche quali l'aumento della massa muscolare, come si vede in figura di un culturista, o patologiche, come ad esempio l'accumulo di liquidi per uno stato edematoso, causano un incremento ponderale che non è legato però a un aumento di grasso corporeo.

Andiamo adesso alle circonferenze che contano. Le circonferenze ci permettono di valutare la distribuzione del grasso corporeo. Si adottano metriche flessibili e anelastici. La prima circonferenza utile nella valutazione dello stato nutrizionale è quella del polso, che è un indicatore della crescita della massa corporea. Viene fatta sul polso perché in questa regione c'è poco tessuto adiposo e muscolare. Asseverando il valore scientifico che troverete, siamo i maschi che nevichi femmine, una composizione robusta quando è maggiore di 20 cm e l'uomo è 18, nelle donne nevica fra 16 e 20 dei maschi e 14/18 le femmine, a essere inferiori 12.
Il diametro del gomito, invece, è il principale indicatore della taglia corporea. La misurazione si effettua con un calibro stesso simile che viene posizionato una volta che abbiamo fatto flettere il braccio della persona in modo tale che il palmo della mano sia rivolto verso il viso, all'altezza dell'epicondilo esterno dell'omero. La circonferenza del braccio è importante perché questa circonferenza è un indicatore accurato delle riserve energetiche dell'organismo, della sua massa proteica, ed è inoltre un predittore insieme alla plica del tricipite della mortalità. Per la misurazione, si prende a metà distanza tra il processo coracoideo della scapola e il margine inferiore dell'olecrano. La circonferenza è un indicatore del tessuto adiposo sottocutaneo, una componente importante della valutazione antropometrica del soggetto sovrappeso, soprattutto in relazione al rischio di malattie metaboliche e cardiovascolari, e quindi di morte. L'operatore si pone di fronte al soggetto e individua la circonferenza.

La circonferenza addominale viene rilevata a livello del processo xifoideo e dell'ombelico. L'ombelico, nei soggetti obesi o molto in sovrappeso, non è agevole da identificare. In questo caso, si rileva la circonferenza tra la minima tra l'ultima costa e la cresta iliaca. La misurazione va fatta alla fine dell'espirazione, secondo le linee guida europee. La circonferenza vita non dovrebbe superare i 102 cm negli uomini e gli 88 cm nelle donne. La circonferenza addominale, invece, è un indicatore del tessuto sottocutaneo dell'addome. Essa differisce dalla precedente circonferenza per essere la circonferenza massima dell'addome. Il soggetto, nella posizione con l'addome rilassato e le braccia pendenti ai lati del corpo, l'operatore misura al termine dell'espirazione la circonferenza massima dell'addome, che spesso corrisponde ma non sempre alla circonferenza dell'ombelico.

Un altro promemoria è rappresentato dalla possibilità di ottenere informazioni anche sulle variazioni distrettuali di composizione corporea, in particolare della distribuzione del tessuto adiposo. E questo è un altro circonferenza importante che è un indicatore di adiposità muscolatura, la circonferenza della regione dei fianchi. Viene misurata al punto massimo della cresta iliaca, al livello dei glutei, mantenendo il metro in posizione orizzontale. Il rapporto vita-fianchi permette di valutare il rischio metabolico associato al sovrappeso. Valori del rapporto maggiori a 1 nell'uomo e maggiore a 0.85 nella donna indicano un aumento del rischio. Il rapporto della circonferenza vita-fianchi permette anche di valutare il tipo di obesità. Avremo un'obesità android in cui il soggetto accumula, dipende dalla parte centrale del corpo, e il grasso si distribuisce prevalentemente lungo l'addome. Questo è correlato a fattori di rischio di malattie metaboliche quali l'ipertensione, il diabete, l'ipercolesterolemia. L'obesità di tipo ginoide, invece, tende ad accumulare il soggetto tende ad accumulare adiposità nella parte inferiore del corpo, e questo si associa a un fattore di rischio legato soprattutto a malattie da carico come l'insufficienza venosa, l'artrosi. L'obesità di tipo intermedio è una forma intermedia fra le due. Come si capisce, la plicometria è la misurazione ed è un metodo di indagine per determinare lo spessore del pannicolo adiposo in un'area topograficamente determinata. Si prende una pinza che è formata da due strati di cute con il mezzo del grasso sottocutaneo e si va a valutare l'entità di questa plica. La misurazione si fa attraverso il plicometro. I più utilizzati sono il plicometro di Harpenden e il plicometro di Lange. È molto importante il tipo di calibro, poiché permettono la misurazione che deve essere accurata e precisa in un range di misura. Bisogna applicare una pressione che ci permetta di valutare al meglio la plica. Bisogna utilizzare, peraltro, lo stesso calibro per misure ripetute sullo stesso soggetto.

La tecnica di rilevazione si identifica il punto di riferimento. Si solleva tra indice e pollice della mano sinistra una piega della zona del tessuto adiposo su una linea perpendicolare all'asse longitudinale del sito preso in esame. Questa plica viene introdotta nelle branche del plicometro con la mano destra ed è molto importante riuscire a misurare solo il tessuto sottocutaneo e non anche il tessuto muscolare. Si allenta la presa sull'impugnatura dell'apparecchio, mantenendo l'applicazione in posizione e si aspetta circa 3 secondi dall'applicazione, ovvero quando le mosse hanno esercitato una rapida pressione. Si va a guardare lo spessore della plica cutanea. La misurazione va ripetuta tre volte, poi si calcola la media aritmetica delle misurazioni. È conveniente non ripetere in maniera consecutiva la misurazione sulla stessa plica, ma a rotazione, in modo tale da non commettere un errore o una lettura troppo distorta che potrebbe causare un'errata interpretazione dei dati. Nel caso delle misure sulle braccia, va sempre presa come braccio di riferimento il braccio sinistro. La plica viene sollevata in una regione, un'errata applicazione o un tempo di lettura anticipato o troppo tardivo potrebbero causare una misurazione non attendibile.
 

Questo testo è estratto dal nostro video-corso Fad Alimentazione Consapevole e Sana Nutrizione: i casi clinici, ha come scopo quello di informare e permette di approfondire tematiche legate al corso.

Estratto dalla video lezione della dott.ssa: Patrizia Zuliani

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