Malattie dermatologiche e differenze di genere

Sono Mauro Picardo, sono un Dermatologo, lavoro all'Istituto Dermatologico “IFO”/“San Gallicano” di Roma che è un Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico.

Parliamo delle malattie dermatologiche e differenza di genere.

Ricordiamo un attimo quella che è l'organizzazione della struttura cutanea. La cute è un organo pluristratificato che copre tutto il nostro corpo, e quindi ha un significato molto importante di interrelazione con il mondo esterno, serve per coprire la maggior parte degli organi e poterci far venire in contatto con l'ambiente esterno. In un soggetto adulto, più o meno la cute ricopre una superficie di 2 metri quadrati ed è più o meno spessa 2,5 mm, e rappresenta più o meno il 3% del peso totale del nostro corpo. La cute è costituita da strati diversi, è costituita dal derma che è la parte più profonda, che è vascolarizzato, dove sono presenti anche i follicoli piliferi, e poi dall'epidermide che invece è la parte superiore, la parte più esterna. L'epidermide a sua volta è suddivisa in strati diversi: lo strato basale, lo strato granuloso, lo strato spinoso, e poi lo strato corneo che è lo strato più superficiale.

Quali sono le funzioni della cute?Sono tante, la cute è un organo metabolicamente molto attivo che fa tante cose, non è semplicemente una coperta che abbiamo sopra, abbiamo una copertura biologica e biologicamente molto attiva. Serve a controllare gli scambi gassosi con l'esterno. Quindi l'ammisione di cO2 che attraversa le cute; regola la temperatura;è l'equilibrio della temperatura a tutto il corpo attraverso la perspiratio insensibilis e attraverso la sudorazione che è un meccanismo di controllo di termoregolazione. Contiene una serie di organi sensoriali che interagiscono con l'esterno. La presenza di terminazioni nervose che sono sensitive, e quindi ci consente di  percepire attraverso il tatto, il dolore, il calore e il prurito.Quindi ci dà la percezione col mondo esterno. La cute è ricoperta da una microflora batterica, fungina e virale, quello che si chiama il “microbioma cutaneo” che è assolutamente indispensabile; di fatto il numero di batteri che noi abbiamo sulla superficie cutanea e mucosa, è superiore rispetto al numero di cellule epidermiche che coprono l'intera superficie cutanea. L’interazione tra il microbioma, l'ambiente esterno, e la cute, è fondamentale nel controllo dei processi infiammatori, nel controllo della funzione barriera della cute e nel controllo dell'iperreattività cutanea in senso generale. La cute costituisce una barriera fisica nei confronti del mondo esterno, lo strato corneo è un ammasso di proteine che vengono generate durante il processo di differenziazione dei cheratinociti che forma una barriera, che viene detta così :“di muro a mattoni cementati”, nel senso che è costituito da una parte compatta di proteine che progressivamente vengono disidratate, che vengono mantenute insieme da una costituzione lipidica particolare che sono lipidi epidermici che i cheratinociti producono e sintetizzano, rimodellando o riutilizzando i lipidi della membrana plasmatica e fanno da cemento della struttura mattonica che sono le proteine dello strato corneo

Questo è fondamentale per il mantenimento ed il controllo della dispersione dell'acqua, per evitare che la superficie corporea, che il corpo, la pelle perda l'acqua e per poter controllare la penetrazione di sostanze xenobiotiche esterne. Contribuisce, attraverso meccanismi biochimici alla difesa nei confronti dei patogeni, i cheratinociti sono cellule metabolicamente molto attive e tra le varie attività, sono in grado di produrre degli antimicrobiali. Quindi proteine in grado di poter controllare la popolazione batterica, e sono le prime cellule che reagiscono nei confronti di un insulto esterno e controllano la reazione immune attraverso la  presenza delle cellule dendritiche e delle cellule che sono presenti all'interno dell'epidermide e sono capaci di attivare le reazioni infiammatorie e di sensibilizzazione immunologica.

Nella cute sono presenti anche i peli.

Il follicolo pilifero presenta la sua base e si poggia sulla papilla dermica, e quindi è in profondità all'interno di una invaginazione della cute; al follicolo pilifero è associata una ghiandola sebacea, per cui si parla di unità pilo-sebacea; e poi ci sono le unghie che sono particolarmente specializzate al processo di diversificazione di una matrice matrice costituita da cheratinociti che costituisce la lamina ungueale. Perché si parla e parliamo di differenze di genere e patologie cutanee? Perché la cute è influenzata fortemente dall'attività degli ormoni sessuali; esistono differenze nella costituzione della cute, e del metabolismo della cute in relazione alla stimolazione ormonale ed esiste una capacità di metabolizzare gli ormoni sessuali, si possono osservare queste modificazioni a carico della cute in correlazione allo sviluppo degli ormoni sessuali; tra i generi ci sono minori differenze quando si è in età infantile; incominciano a comparire delle differenze morfologiche note a tutti come la distribuzione dei peli, ad esempio durante lo sviluppo puberale, queste differenze che vedremo, aumentano, diventano ancora più marcate durante lo sviluppo dell'età adulta, mentre poi, con la diminuzione della secrezione ormonale che avviene con con la progressione dell'età, o poi con la menopausa, le differenze tendono di nuovo a ridursi e ad appiattirsi. 

Questo testo è estratto dal nostro video-corso ECM FAD La Medicina di Genere: oltre la Pillola Rosa e la Pillola Blu, ha come scopo quello di informare e permette di approfondire tematiche legate al corso.

Estratto della lezione del dott. Mauro Picardo

Mauro PICARDO
Direttore Fisiopatologia cutanea
Istituto dermatologico San Gallicano, Roma
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